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In arrivo all’aeroporto di Cuneo i cani anti-Covid: fiutano i positivi con un’esattezza del 95%

I cani anti-Covid entreranno in azione in Italia molto presto, sulla stregua del modello finlandese. Garze impregnate di sudore dei malati come addestramento, e l’odore come traccia da seguire. I cani, tramite l’olfatto, intercettano le persone affette da Coronavirus, sia sintomatiche che asintomatiche, e, secondo i dati diffusi, lo fanno con un’esattezza del 95%.

Come racconta il Messaggero, nel giro di un paio di settimane dovrebbero essere introdotti nell’aeroporto di Cuneo, grazie a I-sec Italia, società specializzata nei servizi di sicurezza aeroportuali.

“Il training si basa sul metodo del riscontro positivo. Si usano garze passate sul corpo di persone che hanno ottenuto un riscontro positivo al Covid. Ci vengono fornite da laboratori sanitari, con l’autorizzazione dei soggetti. I cani vengono educati a riconoscere lo specifico odore e sono premiati con un bocconcino o un gioco quando riescono a farlo. Il loro olfatto è così sviluppato da consentire di individuare la patologia in ogni caso. L’uso di tachipirina o altri farmaci non li inganna. E non possono confondersi con diverse malattie”, spiega Barbara Sarfatti, direttore generale I-Sec.

L’addestramento richiede circa sei settimane e I-Sec ha fatto arrivare alcuni esperti dalla Finlandia. “L’ addestramento è simile a quello dei cani usati per la ricerca di stupefacenti o di esplosivi. L’abitudine alla ricerca viene creata attraverso il gioco. Nel caso dell’anti-Covid, quando fiuta la molecola, l’animale si ferma e si siede a terra, puntando l’obiettivo. Basta far passare il cane lungo una fila di persone e quando riconosce l’odore, si fa uscire l’individuo dalla colonna. I controlli, in questo modo, sono snelli e non invasivi”, afferma al Messaggero Antonio Del Greco, direttore operativo di Italpol Vigilanza.

Dimostrazioni sono state effettuate anche all’aeroporto di Fiumicino e alla stazione Termini a Roma. Il metodo potrà essere usato, dicono gli esperti, anche per i musei o per i porti, e per tutti quei posti dove ci sono grandi gruppi di persone.

Redazione

 

 

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