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Enel sostiene il crowdfunding per Avanchair, la sedia a ruote elettrica all’avanguardia

“Una felice intuizione”, così Andrea Depalo, imprenditore italiano, fondatore di Avanchair, definisce la sedia a ruote elettrica all’avanguardia che ha realizzato con la sua azienda.

Dal “dimostratore tecnologico” che usa lui stesso, per la sua disabilità personale, si può vedere che il sedile si può muovere orizzontalmente e verticalmente quando la sedia è ferma, in modo che l’utente possa passare in autonomia, per esempio, dalla sedia al letto o al bagno e viceversa. L’obiettivo di Andrea è che tutte le persone con una disabilità possano essere più autonome: “L’idea era di essere autonomo anche in quelli che in realtà sono i punti più critici per una persona che ha una disabilità simile alla mia, cioè poter andare autonomamente a letto o entrare in un’auto o andare in bagno. Sembrano cose banali, ma vengono eseguite numerose volte al giorno”, spiega Depalo.

Il gruppo Enel ha deciso di sostenere il progetto, grazie all’incontro con il Chief Innovability Officer del Gruppo, Ernesto Ciorra. Avanchair ha attinto al modello del Gruppo orientato all’Open Innovation, che mira a creare un ambiente collaborativo in cui viene premiata l’innovazione. L’idea di Depalo risponde infatti a due temi chiavi della politica del gruppo guidato da Francesco Starace: l’inclusione delle persone con disabilità e l’innovazione nella mobilità elettrica.

Da questa sinergia è nato JuiceAbility, un dispositivo prodotto e sviluppato da Enel X, per ricaricare le sedie a ruote elettriche usando le infrastrutture di ricarica delle auto. Il risultato è stato presentato nel 2020 a Las Vegas nel corso del Consumer Electronic Show – CES 2020, la più importante fiera dell’elettronica al mondo, e mira ora ad una produzione industriale.

Dal 4 maggio è lanciata una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela per raccogliere 130mila euro in 40 giorni per sviluppare il primo prototipo pronto per il mercato. Enel verserà 10mila euro ogni 5mila euro donati, fino a un massimo di 50mila euro.

Redazione

 

 

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