Attualità e politica

Caso Palamara: ‘Davigo sapeva dell’esposto’, parla Ardita

Caso Palamara: ora a parlare è Sebastiano Ardita, fondatore insieme a Piercamillo Davigo della corrente Autonomia e indipendenza. Dopo che l’ormai ex membro del Csm, ora in pensione, era stato ascoltato dal procuratore di Perugia, nascondendosi dietro dei non ben noti segreti di ufficio e dei vaghi ‘non ricordo’, anche Ardita è stato ascoltato dalla procura umbra. La sua versione dei fatti non combacia con quella di Davigo, anzi è diametralmente opposta.

Il fulcro tornano ad essere i pranzi di Fava, Davigo e Ardita nel gennaio 2019. Ardita afferma esplicitamente che Fava parlò in quelle occasioni dei problemi con il procuratore di Roma Giuseppe Pignatone, il cui fratello aveva svolto delle consulenze speciali ad alcuni indagati.

“All’inizio del pranzo Davigo fece presente a Fava che era interesse del gruppo coinvolgerlo direttamente nell’attività proponendolo in prospettiva come candidato al Cdc. Fava si sentì gratificato ma fece anche presente che la situazione era peggiorata nel suo ufficio e che ormai era determinato a presentare un esposto al Consiglio superiore della magistratura”, ha affermato Ardita come si evince dai verbali citati da Il Giornale.

Davigo quindi era a conoscenza dell’esposto, contrariamente a quanto lui stesso ha dichiarato. Decadono così le sue affermazioni.

Redazione

 

 

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