Attualità e politica

Vaccinazione: si guarda al modello Israele per procedere per fasce di età

Si è tenuto ieri un primo vertice tra il generale Francesco Figliuolo, neo commissario all’emergenza, il nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, il Consiglio superiore di sanità, Iss, Aifa e Agenas, e il ministro della Salute Speranza. L’incontro ha anticipato quello di oggi con le Regioni, dal quale è uscita una nuova divisione in colori dell’Italia.

Lazio e Liguria rimangono gialle, mentre la Lombardia finisce in arancione scuro e Campania ed Emilia Romagna entrano in zona rossa.

Come racconta La Stampa, ieri si è affrontato il nodo dei numeri delle vaccinazioni che devono crescere e potranno farlo quando ad aprile ai 3,8 milioni di fiale AstraZeneca se ne aggiungeranno 7 milioni del monodose di Johnson&Johnson, arriveranno poi quasi 4 milioni di Pfizer e Moderna. Sempre su AstraZeneca si è in attesa del via libera dell’Aifa alla somministrazione anche nella fascia tra i 65 e i 79 anni.

Finora sono stati vaccinati meno di 740mila anziani (65-79 anni) su un totale di 4 milioni e 800 mila italiani ai quali è stata inoculata almeno una dose del siero.

Il generale Figliuolo sembrerebbero guardare ora al modello Israele, secondo cui andrebbero vaccinati gli over 80 e i due milioni di malati estremamente vulnerabili e a seguire bisognerebbe procedere per fasce di età e non come nel piano nazionale di due settimane, secondo cui nella lista subito dopo ci sarebbero stati i malati cronici e i lavoratori più esposti al rischio Covid.

Quel che è certo è che serve coordinamento con le regioni: in circa metà di esse ancora devono essere stipulati gli accordi per fare le somministrazioni anche negli studi medici e del personale previsto di 15mila vaccinatori, ne sono stati assunti solo 1.750.

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!