Attualità e politica

Processo a Salvini: le reazione degli oppositori e la sentenza del Tribunale

Sabato a Catania si è svolto il processo a carico di Matteo Salvini accusato di sequestro di persona per aver impedito lo sbarco di 131 migranti. La procura ha chiesto l’archiviazione e ha deciso che ascolterà anche il premier Giuseppe Conte e altri ministri, tra cui Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese.

Dagospia passa in rassegna le reazioni dei principali quotidiani di ideologie opposte alla Lega, rimasti delusi dall’esito di sabato. Da Repubblica in cui – secondo D’Agostino – si riesce con fatica a capire che il pm abbia chiesto l’archiviazione, passando per il Manifesto in cui Salvini è definito un “leader sotto assedio” fino a Il Fatto Quotidiano che si concentra sull’esigua presenza di sostenitori leghisti fuori dal Tribunale di Catania.

Una reazione sicuramente più evidente quella dello scrittore Roberto Saviano che sui social afferma: «Salvini organizza uno show a Catania per rivendicare il diritto a privare migranti della loro libertà senza alcun motivo, se non quello di salvare una carriera politica già finita».

Salvini è convinto «di aver agito nell’ interesse nazionale», mentre Conte – che si dice disponibile a tutti gli accertamenti che richiederà la magistratura – afferma che il caso Gregoretti non è mai stato discusso in Consiglio dei Ministri.

La procura di Catania ha deciso che il 20 novembre verranno sentiti anche Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, mentre il 4 dicembre verranno ascoltate Elisabetta Trenta, Luciana Lamorgese e l’ambasciatore italiano in Europa Maurizio Massari.  Solo allora potrà decidere se il caso dei 131 migranti sulla nave Gregoretti sia stato “soltanto «atto amministrativo» deciso dal Viminale o un «gesto politico» avallato da tutto l’esecutivo.

Redazione

 

 

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