FINANZA

La Bce lascia i tassi fermi al 2%, come previsto dalle attese

La Banca centrale europea, nella sua riunione a Firenze, ha lasciato il tasso sui depositi invariato al 2%. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta al 2,15%, quello sui prestiti marginali al 2,40%. Lo comunica la Bce, che mantiene i tassi al 2% raggiunto lo scorso giugno, dopo averli ridotti di due punti percentuali con otto tagli in un anno. (Sole 24 Ore)

L’inflazione – si sottolinea – resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata. Il Consiglio direttivo riconosce che “l’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale” con “il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo ” che “rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia”.

“Tuttavia – prosegue la nota – le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale”. Il Consiglio direttivo “è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio termine. Per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, il Consiglio direttivo seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.

Redazione

 

 

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