Economia

Mutui, primo calo degli interessi da un anno

I tassi dei mutui scendono per la prima volta da un anno. Stando al bollettino mensile pubblicato da Banca d’Italia, a luglio gli interessi sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie si sono collocati al 4,58 per cento, in calo dal 4,65% di giugno. (Corriere)

Le ragioni della riduzione non sono chiare. Secondo Nicoletta Papucci, Direttore Marketing di MutuiOnline.it, è probabile che il calo sia dovuto da un lato alle surroghe e dall’altro soprattutto all’aumento dei mutui a tasso fisso. Dai numeri di Banca d’Italia emerge infatti che a luglio la quota di prestiti con un tasso determinato per oltre un anno – semplificando, i mutui a tasso fisso – è stata del 73%, la più alta della serie nel 2023. Al contrario, l’incidenza dei mutui a tasso variabile è scesa al 27%, segno che dopo la stangata degli ultimi mesi gli italiani preferiscono la certezza della rata fissa al rischio della rata variabile. Secondo l’Osservatorio di MutuiOnline.it, del resto, i tassi d’interesse Tan medi dei mutui erogati a tasso fisso sono leggermente calati nel mese di agosto (3,50% contro 3,56% del mese precedente), mentre quelli dei variabili medi hanno continuato a crescere (3,47% contro 3,29%).

Le statistiche di Banca d’Italia confermano al contrario il continuo aumento dei tassi d’interesse sui prestiti alle imprese, frutto dei corrispondenti rialzi da parte della Bce. I tassi sui nuovi finanziamenti sono saliti al 5,09 per cento (5,04 a giugno): più precisamente, quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,50 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,85 per cento. Tale costo sta incidendo sulla domanda di credito da parte delle aziende e anche sulla disponibilità delle banche a concederne. I prestiti alle società non finanziarie sono così diminuiti del 4,0%, dato che segue il -3,2% di giugno. Un dato che rappresenta un segnale poco incoraggiante per l’economia.

All’ascesa dei tassi sui prestiti non è per ora corrisposta una crescita della remunerazione dei conti correnti. Secondo Banca d’Italia, a luglio il tasso medio sui depositi in conto corrente si è attestato allo 0,38%, in lieve incremento rispetto allo 0,36% di giugno, ma ancora molto lontano dagli interessi applicati ai finanziamenti. Vuoi per questo scarso rendimento, vuoi per il calo del potere d’acquisto causato dall’inflazione, a luglio i depositi del settore privato sono diminuiti del 6,5 per cento in confronto allo stesso mese del 2022 (-4,3 in giugno).

Redazione

 

 

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