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Leonardo, l’ad Profumo: “Vogliamo essere leader”

Leonardo è leader negli elicotteri, occupa uno dei primissimi posti nel settore dell’aeronautica, ma è anche l’avamposto tecnologico a guardia della sicurezza.

Intervistato dal Corriere della Sera, il numero uno del gruppo, Alessandro Profumo, evidenzia la necessità di possedere una pluralità di competenze core per restare al passo con le richieste del mercato: “Queste competenze devono necessariamente garantire interconnessione e interoperabilità. E questo è possibile grazie all’elettronica e al digitale”, quest’ultimo “un fondamento della nostra attività”.

Non si tratta più solo di produrre elicotteri o veicoli spaziali, ma di comunicazioni sicure, intelligenze artificiali e supercalcoli. Profumo sostiene che rimanere leader in un settore così strutturato richiede che si stabiliscano delle priorità, perché “non si può fare tutto”, paventando la possibilità di cedere Oto Melara e Wass, specializzate nella produzione di cannoni.

Profumo punta in alto, ponendo gli obiettivi che l’Italia deve porsi, ossia “essere primi nell’elettronica della difesa in Europa e crescere negli Stati Uniti; protagonisti dei programmi di cooperazione internazionale nell’aeronautica; punto di riferimento nello spazio in Europa e in quel grande comparto che è la cybersecurity”.

Bisogna però fare delle scelte, perché è chiaro che, alla luce di quanto accaduto in Afghanistan, “l’Europa della difesa deve cominciare a esistere”. Tenendo conto che Leonardo “significa il 23% dell’hi tech italiano”, conclude Profumo, “possiamo essere ottimisti sul ruolo del nostro Paese”.

Redazione

 

 

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