Attualità e politica

Dopo mesi di riunioni segrete, arriva la bozza del PNRR

Dopo quattro mesi è arrivata sulle scrivanie del Consiglio dei Ministri la bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Emerge anzitutto una mole di investimenti ridotta: dei 127,6 miliardi concessi all’Italia in prestiti, solo 40 miliardi verranno spesi in nuovi progetti aggiuntivi. Il resto verrà usato per finanziare piani già esistenti ma con costi più bassi.

Come analizza Federico Fubini sul Corriere della Sera, il governo non vuole aggiungere nuovi investimenti per non far salire il debito pubblico. Ciò è dovuto ai bassi investimenti fatti negli anni passati contrariamente al trend europeo e soprattutto mostra una insicurezza di fondo: riuscirà la cabina di regia a vincere la burocrazia italiana e a portare a termine progetti validi?

Nella bozza viene nominato “personale di società pubbliche in house o partecipate” che potrebbe prendere parte alla cabina di regia. Qui già una contraddizione: le grandi aziende partecipate non possono far parte della regia ma anche fruire dei benefici. Su questo punto la Commissione Europea ha già chiarito che saranno valide le regole sugli aiuti di Stato: questi dovranno supportare il consumatore e non l’impresa in sé. Inoltre, ogni progetto andrà sottoposto ad un bando di gara a cui potranno partecipare tutte le aziende europee.

Un altro dei punti del piano, è la riforma della giustizia, con riorganizzazione delle Procure e dei processi di selezione per il Csm. Al momento non sono invece presenti riforme sugli altri fronti su cui farà leva il Recovery Fund: per esempio non è fatta menzione alla semplificazione delle procedure per le rinnovabili o all’alternanza scuola-lavoro.

Sul piano sanitario, il Recovery Plan prevede solo 9 miliardi, di cui quattro destinati a rafforzare la medicina del territorio.

Altra linea guida del Next Generation Eu è la scuola. Sono previsti 10 miliardi di investimento per: “ridurre le disparità territoriali e di genere e rafforzare le competenze digitali del personale scolastico”. Nessun riferimento a selezione del personale o assunzioni dei docenti.

Piano ambiente: 40 miliardi per ristrutturazioni ecologiche di immobili pubblici e privati. Si potenzia l’ecobonus 110% che aveva già ricevuto critiche per beneficiare maggiormente chi ha più patrimoni immobiliari. Nella bozza si prevede poi una crescita del Sud Italia tra il 4% e il 5%.

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!