Economia

Caro energia: le vetrerie di Murano rischiano la chiusura

Con l’incremento dei prezzi dell’energia, molte imprese rischiano di non riaprire dopo lo stop delle ferie estive. In particolare, sono a rischio le cosiddette imprese energivore, come le vetrerie di Murano, che arrivano a utilizzare 160-170mila metri cubi di gas al mese.

A causa degli aumenti è già stato negli scorsi mesi difficile reggere i ritmi e i costi di produzione. Nella fattispecie, per le vetrerie di Murano i forni accesi significano un milione di metri cubi di gas all’anno.

A spiegarlo al Sole 24 Ore è Cristiano Ferro, produttore dei semilavorati: “Per arrivare in temperatura servono circa due settimane. Un’azienda come la nostra arriva a utilizzare 160-170mila metri cubi di gas al mese. Lo pagavamo fra i 18 e i 23 centesimi al metro cubo e ci pareva già una oscillazione notevole

Poi, continua, “è partita la rincorsa dei prezzi”. Infatti dai primi aumenti di giugno 2021, si è passati agli 80 centesimi di novembre, fino ad arrivare al picco di luglio a 1,92 euro. La prospettiva, riporta il quotidiano, è che i fornitori decidano di non proporre più tariffe fisse con conseguente difficoltà nella programmazione.

Senza certezze e con i prezzi in salita, una delle soluzioni è quella di restare fermi. Per prima, riporta il Sole 24 ore, la Regione Veneto aveva deciso di intervenire con un bando lo scorso novembre, poi il Governo con uno stanziamento di cinque milioni per il vetro artistico di Murano sotto forma di contributi a fondo perduto destinati a ridurre i costi delle bollette di gas e dell’energia elettrica per il 2022. Molte imprese però, segnalano che i fondi tardano ad arrivare.

Redazione

 

 

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