Attualità e politica

Bremmer: “Dal discorso di Putin nessuno spiraglio di diplomazia”

Per il Presidente di Eurasia Ian Bremmer, il discorso di Putin fatto in occasione delle celebrazioni in Russia del 9 maggio “Non è una buona notizia”: da un lato non c’è stato alcun annuncio di escalation, ma non c’è stata nemmeno apertura alla soluzione diplomatica.

Il un’intervista a Repubblica, Bremmer commenta così le parole del Presidente Putin: “La cosa migliore che avrebbe potuto fare era dire che ha vinto. Rivendicare di aver ‘denazificato’ l’Ucraina e difeso i russi soggetti al genocidio. È falso, ma poteva portare ad un conflitto congelato.”

Eppure: “Non l’ha fatto ed è vero che non ha ordinato la mobilitazione generale e non ha minacciato di attaccare la Nato, però non c’è stata alcuna de-escalation. Siamo in guerra da oltre due mesi. Resto pessimista sulla direzione del conflitto”.

Dalle parole di Putin infatti, Bremmer non nota aperture ai negoziati: “Non più di quanto si fosse sentito finora. Hanno mentito costantemente, le truppe continuano a combattere e cercano di conquistare terreno. Putin ha detto che nel Donbass lottano per la loro terra, e ciò implica che intende tenerla”.

Dopo il discorso di Putin, da Usa e Nato Bremmer non prevede cambi di strategia: “La Nato ha detto che i russi devono ritirarsi da tutti i territori occupati, o continueranno ad essere puniti severamente sul piano militare, su quello economico per le sanzioni e su quello diplomatico per l’isolamento. Tutto questo continuerà”.

Redazione

 

 

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