Attualità e politica

Tronchetti Provera: “Il Pnrr non è realizzabile senza un cambiamento delle procedure. Serve l’impegno di tutti”

“A Draghi chiederei cosa possiamo fare perché il piano abbia successo, qual è il ruolo che ognuno di noi può svolgere. Il cammino è lungo e, nei momenti gravi, credo che sia giusto mettersi nelle mani di persone responsabili e competenti. E aiutarle”, a parlare è Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato e vicepresidente esecutivo di Pirelli.

Il Recovery Plan è un’occasione storica che non può essere mancata: “Dobbiamo lavorare insieme per aiutare il governo a realizzare il piano, evidenziando i punti difficili ed evitando atteggiamenti corporativi. È una partita che devono giocare tutti, dai sindacati agli imprenditori a tutte le parti sociali fino agli enti locali per mettersi al servizio del paese. Dobbiamo chiarire chi è di aiuto e chi no. E mettere in evidenza chi ostacola”, spiega Tronchetti Provera in un’intervista a La Stampa.

“Abbiamo una occasione storica, economica e geopolitica. Se sfruttiamo bene l’occasione del Recovery Fund, andando oltre gli interessi corporativi, possiamo conquistare un ruolo di interlocutori dei grandi recuperando credibilità. Se non lo faremo, continueremo nel declino di ruolo che ci affligge da anni. Non avremmo mai pensato di avere questa chance. E sarebbe triste se ci trovassimo ad ammettere di averla mancata”, aggiunge Tronchetti Provera.

Anche per lui fondamentale resta la semplificazione della burocrazia: “Il Pnrr non è realizzabile senza un cambiamento delle procedure, dei regolamenti e di molte norme amministrative, civili e penali. Nei prossimi mesi ci giochiamo i prossimi decenni. Le scadenze temporali sono brevi. Le riforme sono necessarie e il cammino deve essere irreversibile”.

Sull’Europa, a La Stampa l’ad di Pirelli sostiene: “Serve più Europa, un’Europa che abbia maggior voce al tavolo delle relazioni globali, come elemento di accordo e di raccordo. Dobbiamo usare la conoscenza che abbiamo della Cina per trovare punti di collaborazione, mantenendo fermezza sui temi che possono essere di contrasto. In altre parole, occorre più leadership”.

Redazione

 

 

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