Attualità e politica

La rabbia degli albergatori: “L’incertezza blocca le prenotazioni”

Con la nuova ordinanza di ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso un’ulteriore stretta sui viaggi all’estero: chiunque arrivi in Italia da un Paese dell’Unione europea dovrà sottoporsi a tampone e rimanere in isolamento fiduciario per 5 giorni, al termine dei quali dovrà effettuare un ulteriore tampone. La regola vale sia per i cittadini italiani che hanno deciso di partire per Pasqua, ma anche per gli stranieri che vogliono trascorrere le vacanze in Italia.

“La toppa peggio del buco”, commenta al Corriere della Sera il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. Gli fa eco il presidente Fiavet (agenzie di viaggio) Ivana Jelinic: “Un’ordinanza incomprensibile che crea maggiore confusione e che non porta benefici a nessuno”.

Gli imprenditori del settore lamentano che di questo passo sarà molto difficile avere in estate una ripresa del turismo, che valeva prima della pandemia il 14% del Pil italiano e che muoveva 200 miliardi di euro, di cui 20 miliardi solo in estate.

Assoturismo stima che tra marzo e giugno 17 milioni di italiani non andranno in vacanza. Tra le ragioni c’è l’incertezza e i continui cambiamenti: “l’incertezza blocca le prenotazioni e il prolungarsi dei divieti scoraggia le persone”. Gli albergatori recriminano al governo di non aver ancora pensato a modalità di accoglienza precise, al contrario di altri paesi esteri come Spagna o Grecia che puntano su tamponi e vaccini, per far arrivare i turisti.

Redazione

 

 

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