Internazionale

Gli allevatori europei elencano gli errori del piano Ue Farm to Fork

Gli allevatori europei hanno realizzato un video-appello, intitolato “I 9 paradossi del Farm to Fork”, per contestare la politica di Bruxelles che punta alla sostenibilità e di fatto disincentiva il consumo di carne.

Presentato ieri a Bruxelles, è stato firmato da Carni Sostenibili, che riunisce le associazioni che rappresentano i produttori di carni e salumi, e dall’European Livestock Voice, organizzazione che riunisce gli organismi europei di rappresentanza della filiera zootecnica. È stato trasmesso in contemporanea in sette Paesi Ue, ovvero Belgio, Italia, Francia, Spagna, Germania, Portogallo e Polonia.

Libero riepiloga gli obiettivi della politica europea e i relativi paradossi che i player del settore hanno messo in evidenza punto per punto.

Lotta all’obesità

Le proteine animali sono le più complete dal punto di vista nutrizionale in quanto contengono tutti e 9 gli amminoacidi essenziali, 16 tra vitamine e minerali e 10 composti bioattivi. Non è dunque la carne a favorire l’obesità.

Disincentivare l’uso del suolo per gli allevamenti

È stato evidenziato che la superficie per la zootecnica è rimasta invariata da 60 anni, nonostante nel frattempo la popolazione sia aumentata di 125 milioni di persone.

Ridurre l’impatto ambientale

Il settore zootecnico genera il 7,2% del gas serra, rispetto alla media mondiale del 14,5%.

Taglio alla produzione di carne europea

La conseguenza è che aumenterà l’import di carne straniera, proveniente da paesi in cui l’allevamento comporta un più alto impatto ambientale.

Ridurre l’uso degli antibiotici

Nell’ultimo decennio, gli zootecnici europei hanno ridotto l’utilizzo di antibiotici del 34,6%, che si usano, ormai dal 2006, solo in presenza di patologie gravi.

Ridurre i fertilizzanti chimici del 20%

Senza l’allevamento, non si possono produrre fertilizzanti naturali.

Generare più occupati nel settore dell’agricoltura

In Ue, ogni allevamento dà lavoro a sette persone in media, ovviamente se si riducono gli allevamenti, si mandano in fumo i posti di lavoro.

Favorire le filiere corte e i cibi locali

I trattati europei non fanno altro che avvantaggiare le grandi multinazionali straniere e vanno contro gli interessi dei produttori locali.

Approvvigionamento sicuro

Con il taglio degli aiuti agli allevatori, i prodotti agricoli saranno più cari e meno accessibili.

Redazione

 

 

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