Economia

Di Foggia (Terna): «Più velocità per gli investimenti su reti e infrastrutture energetiche»

Il nuovo piano industriale di Terna, il gestore della rete elettrica italiana, sarà presentato tra un mese. Ma già da ora l’amministratore delegato e direttore generale, Giuseppina Di Foggia, romana, 54 anni, in questa prima intervista dalla nomina del governo Meloni, a maggio scorso, traccia un bilancio dei mesi passati e indica nuovi traguardi. (Corriere della Sera)

Tra gli obiettivi di Terna c’è la volontà di raggiungere i74 gigawatt (GW) di rinnovabili entro il 2030, come previsto nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima: «Stiamo accelerando: da un Gigawatt nel 2021, tre nel 2022, lo scorso anno in Italia le nuove installazioni si sono attestate a circa 6 GW. Al 31 dicembre 2023, le richieste di connessione alla rete ammontavano a oltre 328 GW» ha spiegato la dottoressa Di Foggia.
Per raggiungere tali obiettivi è necessario creare nuove infrastrutture e tempi stretti per realizzarle.

«L’anno scorso per noi è stato importantissimo per il numero di investimenti autorizzati con un 20 per cento in più sul 2022: parliamo di 23 opere per tre miliardi di euro. Il ramo ovest del Tyrrhenian Link, quello tra Sicilia e Sardegna che toccherà la profondità record di 2 mila metri sotto il mare. Ma anche il progetto definitivo del Sa.Co.I3: il potenziamento dell’elettrodotto tra Sardegna, Corsica e Toscana, attivo dal 1992, realizzato con la francese Edf. E alcuni interventi per la nuova rete elettrica per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026»

Alla domanda relativa all’esistenza di uno sbilanciamento tra la localizzazione degli impianti rinnovabili al Sud e i centri di consumo che stanno più al Nord, la dottoressa Di Foggia ha risposto, «Per questo c’è un nuovo strumento, introdotto dal decreto Energia, che sarà realizzato a 120 giorni dall’entrata in vigore dello stesso: un portale digitale che garantirà una programmazione efficiente e coordinata delle infrastrutture di rete, degli impianti rinnovabili e dei sistemi di accumulo».

Riguardo al tema dei cambiamenti climatici, l’attuale direttore generale di Terna, ha confermato che di eventi climatici importanti ne hanno avuti, ma le reti hanno tenuto. Questo grazie al processo di digitalizzazione, parte importante del prossimo piano industriale, che aiuta a prevedere gli eventi e a rendere la rete più sicura e resiliente.

E’ chiaro come, la sicurezza di un Paese è data anche dall’autonomia energetica. «Ma per questo – ha continuato l’amministratore delegato Di Foggia -serve una transizione più netta verso nuove fonti. Dopodiché per la sicurezza aiuta anche diversificare le forniture: questo sarà tra gli elementi del nuovo piano».

In discontinuità è l’approdo di una donna alla guida di una partecipata di Stato, ma come quanto affermato da Di Foggia «Mi piacerebbe distinguermi per altro. Ma per questo mi prendo il mio tempo, mi piacciono le sfide. Mettermi alla prova è stato uno dei motivi per cui ho scelto ingegneria elettronica all’università, in un’epoca in cui le donne erano poche».

Redazione

 

 

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