Economia

Welfare e Pmi ancora lontani: le chance per sviluppare piani sostenibili

Le indagini realizzate da alcuni provider di servizi di welfare presenti sul mercato tra cui l’ultima svolta dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in collaborazione con Sodexo Benefits & Rewards Services Italia, dimostra come oggi il welfare aziendale è diffuso in modo capillare oppure è del tutto assente. Riguarda la presenza di grandi aziende e l’assenza invece di piccole.
Tutte le grandi aziende e le multinazionali adottano piani di welfare e di flexible benefit, dai rimborsi per le spese di istruzione alle coperture sanitarie. Sul fronte opposto emerge nettamente che solo poche piccole e micro imprese utilizzano i piani di welfare beneficiando, solo in minima parte delle opportunità che la normativa fiscale offre.
Buoni pasto, buoni benzina e buoni acquisto sono, i benefit più erogati dalle pmi ai propri dipendenti; tutte misure di sostegno al reddito, più che interventi finalizzati al miglioramento del benessere dei lavoratori o alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Le grandi aziende e le multinazionali essendo più orientate al mercato globale, si confrontano con mercati del lavoro molto competitivi nei quali il wellbeing e le leve di attraction e retention non monetarie hanno un forte peso nella total compensation per i lavoratori per questo spesso considerano il welfare uno dei pilastri della cultura aziendale.
Una soluzione efficace potrebbe essere una semplificazione della gestione operativa di alcuni benefit, nata in buona parte prima dell’avvento degli attuali sistemi di pagamento elettronico e dell’e-commerce. Inoltre, rendere rimborsabili i servizi con finalità ricreativa, così come accade per le spese di istruzione. Poi, sarebbe buono prevedere il rimborso degli interessi passivi su mutui e prestiti dietro presentazione della certificazione dell’avvenuto pagamento. Un ultimo aspetto riguarda la conoscenza: è prioritario infatti anche un percorso di diffusione di informazioni e di formazione di tutti gli attori del mercato: Pmi, associazioni datoriali, provider di servizi welfare e, infine, i consulenti aziendali.
La richiesta per un welfare a misura di Pmi è che sia un welfare snello, agile e flessibile, ma soprattutto un welfare economicamente sostenibile per una azienda di piccole dimensioni. Per raggiungere questo obiettivo due le richieste: più digitalizzazione dei servizi di welfare aziendale e lo sviluppo di un sistema di incentivi per le imprese che erogano servizi di welfare aziendale.

Redazione

 

 

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