Attualità e politica

Da marzo 26 i casi di attacchi informatici alle grandi aziende

Dall’inizio della pandemia sono già ventisei i casi di attacchi informatici ai danni di grandi aziende, quali Enel, Luxottica o Campari, l’ultima della lista in ordine cronologico.

Gli hacker, che hanno ora skills ben più sofisticate di un tempo, entrano in possesso di una mole di dati di dimensioni impressionanti e di segreti industriali, bloccano l’operatività, i sistemi di fatturazione o di pagamento.

Una volta che si appropriano dei dati dell’azienda, chiedono dei riscatti. Da ciò si deduce che non si tratta più solo di qualche informatico capace, ma dietro ci sono delle vere e proprie organizzazioni criminali che mirano a riciclare i soldi che ricevono.

Per la Polizia Postale è importante che nessuna azienda ceda al ricatto e paghi, perché ulteriori richieste di soldi potrebbero arrivare anche nel futuro.

Purtroppo, però, i big dell’industria hanno i mezzi per poter resistere e portare il caso davanti alla Polizia Postale, spesso delle imprese piccole, per timore o per paura, non denunciano e pagano.

Redazione

 

 

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