Internazionale

Anniversario dell’uccisione di Rabin, sostenitore della pace in Medio Oriente

Ricorre oggi il venticinquesimo anniversario della morte dell’ex Primo Ministro israeliano, Yitzhak Rabin. Venne assassinato il 4 novembre del 1995 nell’allora Piazza dei Re d’Israele a Tel Aviv, che ha preso in suo onore il nome di Piazza Rabin.

Un lutto che ha segnato la storia di Israele. Rabin è stato una figura molto importante per il suo popolo.

Nel 1992 è candidato del Partito Laburista Israeliano e diventa Primo Ministro e Ministro della Difesa. Un anno dopo, il 13 settembre 1993 firma gli Accordi di Oslo con Yasser Arafat, leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), alla presenza dell’allora presidente Usa Bill Clinton. Gli Accordi segnano uno step fondamentale per la pace in Medio Oriente. Israele e Palestina si riconoscono come legittimi interlocutori. Il primo riconosce l’Olp come rappresentante del popolo palestinese e l’Olp riconosce a Israele il diritto ad esistere.

Per le sue iniziative, Rabin fu insignito del Premio Nobel per la pace insieme a Shimon Peres, allora ministro degli Affari Esteri, e al presidente della futura Autorità Nazionale Palestinese, Yāser Arafāt.

I suoi sforzi per la pace in Medio Oriente gli costano la vita. La sera del 4 novembre 1995, dopo aver preso parte a un comizio in difesa della pace a Tel Aviv, viene assassinato dall’ebreo estremista Ygal Amir. Ai suoi funerali a Gerusalemme partecipano circa un milione di israeliani. Tanti gli esponenti di rilievo della politica mondiale, oltre che alle delegazioni dei paesi arabi.

Redazione

 

 

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