Una rete ferroviaria e marittima, che unisca Medio ed Estremo Oriente, dall’Arabia Saudita all’India, configurando una risposta americana alla Nuova Via della Seta cinese. Forse un giorno, il progetto potrà includere anche Israele. (Repubblica)
Sul tavolo, durante la visita del Consigliere per la Sicurezza Nazionale USA Jake Sullivan a Riad, avanzano le proposte per quello che è un progetto infrastrutturale mai visto prima d’ora che, coinvolgerà America, India, Arabia Saudita e, in secondo luogo, Israele.
Alla vigilia della sua partenza, Sullivan aveva sottolineato come la normalizzazione dei rapporti tra Gerusalemme e Riad, rappresenti una priorità: “Abbiamo l’interesse e lo spazio necessario per promuovere la normalizzazione tra Israele e l’Arabia Saudita”.
L’anno scorso, infatti, la Casa Bianca ha mediato un accordo per trasferire il controllo su un paio di isole piccole del Mar Rosso dall’Egitto all’Arabia Saudita, portando Riad ad aprire il proprio spazio aereo ai voli civili da e per Israele. Dunque, con il coinvolgimento ipotetico di Israele nel progetto strategico, si punta all’obiettivo finale che sarebbe il ritorno di un treno tra Gerusalemme e l’Arabia Saudita.
