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Andrea Illy: “Con guerra e Covid non possiamo escludere la recessione”

A margine del World Economic Forum di Davos, Andrea Illy, il presidente di Illycaffè, ha rilasciato un’intervista a La Stampa, in cui ha sottolineato la necessità di “accelerare sulla svolta verde”.

L’imprenditore, sui rischi dell’economia globale e del nostro Paese dice: “Non siamo ancora in recessione, ma di fronte a questa guerra nulla si può escludere. Speriamo non sia uno scenario con cui confrontarsi, dipenderà dalla guerra in Ucraina e dalle ricadute internazionali”.

Ricadute non solo in zona di conflitto: “C’è la crisi alimentare in Africa, con il rischio di una nuova primavera araba. C’è la possibilità di avere escalation belliche, ma anche di non trovare pace nel breve termine”.

Il rischio? “La stagflazione, a cui si aggiunge il Covid. In caso di fiammate in autunno, ci potranno essere restrizioni, quindi paura, calo dei consumi e un quadro recessivo“.

Infine, sull’inflazione, la preoccupazione sale su quella Core: “A un livello così hanno contribuito tre fattori: il primo il cambiamento radicale in Cina, che ora è totalmente autosufficiente, poi c’è stata la pandemia e adesso la guerra”.

Per l’Italia, conclude: “L’opportunità è di tagliare il cuneo fiscale. C’è solo una ricetta che funziona: aumentare la produttività e diminuire il carico fiscale”.

Redazione

 

 

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