Secondo le stime preliminari, nel mese di settembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività Nic, al lordo dei tabacchi, evidenzia una variazione del -0,2% su base mensile e del +1,6% su base annua (come nel mese precedente). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,7% per l’indice generale e a +2% per la componente di fondo. Lo comunica l’Istat. (Sole 24 Ore)
Nel mese di settembre l’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta invariata (a +2,1%) e quella al netto dei soli beni energetici rallenta (da +2,3% a +2,1%).
La crescita tendenziale dei prezzi dei beni – spiega l’Istat – si accentua lievemente (da +0,6% a +0,7%), mentre quella dei servizi si attenua (da +2,7% a +2,6%). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +1,9 punti percentuali (dai +2,1 del mese precedente).