Economia

Bollette, gli effetti del mercato libero del gas: oggi solo 2 offerte su 500 costano meno della tutela

Il prezzo all’ingrosso scende, eppure facendo il confronto con i consumatori vulnerabili, rimasti nel regime gestito da Arera, le occasioni di risparmio sono limitatissime. Per milioni di consumatori, da pochi giorni il mercato tutelato del gas è solo un ricordo. Ma rispetto a dicembre la situazione tariffe sul mercato libero è peggiore. Perché le offerte a prezzo fisso sono più care mentre quelle a prezzo variabile, pur costando meno, sono meno convenienti rispetto alla tutela: a dicembre erano quattro i gestori che proponevano una tariffa più bassa; oggi solo due. E, sommando le offerte a prezzo fisso a quelle variabile sul mercato libero, superiamo le 500 proposte. Insomma: 2 su 500. (La Repubblica)

Nei primi giorni dell’anno sono successe due cose: una, come detto, è la fine della tutela del gas per gli utenti non vulnerabili; la seconda è che l’autorità dell’energia Arera ha aggiornato il prezzo del gas in tutela, abbassandolo del 6,7% rispetto al mese precedente. Perché è importante, se la tutela è finita? Perché, per le famiglie uscite da questo regime solo da pochi giorni, l’aggiornamento Arera resta comunque il metro di paragone numero uno per capire se stanno spendendo di più o di meno.

E le notizie, in questo senso, non sono buone. Perché nonostante il prezzo del gas all’ingrosso sia sceso, le offerte a prezzo fisso sono diventate ancora più care: a dicembre, le cinque più convenienti sul Portale offerte costavano tra il +5,5% e il +8,6% rispetto alla tutela; oggi tra il 13,7% e il 17% in più.

Come sempre è il prezzo variabile a garantire bollette più basse: l’offerta migliore sul Portale offerte costa 110 euro in meno rispetto alla migliore di dicembre ma, come detto, nel frattempo è calato anche il prezzo della tutela. E così una famiglia che sceglie una tra le cinque offerte migliori sul mercato libero, oggi pagherebbe meno della tutela solo in due casi. In sintesi: a parità di consumi ci sono scarsissime possibilità che la prima bolletta del mercato libero costi meno dell’ultima in regime di tutela.

Redazione

 

 

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