Economia

Fisco, zero sanzioni sulle imprese con piena collaborazione. Ecco le novità in Cdm

Arriva il “potenziamento del regime di adempimento collaborativo”, la cosiddetta “cooperative compliance”. Lo prevede una bozza del decreto legislativo sull’adempimento collaborativo atteso al Consiglio dei ministri di giovedì 16 novembre. (Sole 24 Ore)

In base alle attuali regole, il contribuente che aderisce al regime deve essere dotato di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, che – in base alle nuove disposizioni – dovrà anche assicurare «una mappatura dei rischi fiscali relativi ai processi aziendali». Il sistema dovrà inoltre «essere certificato, anche in ordine alla sua conformità ai principi contabili, da parte di professionisti indipendenti già in possesso di una specifica professionalità iscritti all’albo degli avvocati o dei dottori commercialisti ed esperti contabili». Sarà un provvedimento dell’Agenzia delle entrate a indicare le «linee guida per la predisposizione di un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale e del suo aggiornamento».

Sul fronte delle sanzioni, il regime attuale prevede per i rischi di natura fiscale che le sanzioni amministrative applicabili siano ridotte della metà e comunque entro il minimo edittale.

Ora, invece, eccetto i «casi di violazioni fiscali caratterizzate da condotte simulatorie o fraudolente e tali da pregiudicare il reciproco affidamento tra l’amministrazione finanziaria e il contribuente», non si applichino sanzioni amministrative al contribuente che aderisce al regime e che, prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali ovvero prima del decorso delle relative scadenze fiscali, comunichi «all’Agenzia delle entrate in modo tempestivo ed esauriente, mediante l’interpello i rischi fiscali e sempre che il comportamento dallo stesso tenuto è esattamente corrispondente a quello rappresentato in occasione della comunicazione».

Le sanzioni sono dimezzate e non superiori al minimo edittale se il contribuente adotta una condotta riconducibile a «un rischio fiscale non significativo ricompreso nella mappa dei rischi».

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!