Internazionale

Dalla delegazione Oms all’inchiesta di Biden: i dubbi sul laboratorio di Wuhan

A fine agosto l’Intelligence americana dovrà presentare al presidente Joe Biden un report dettagliato sull’origine del Covid-19: dovrà contenere “possibili direzioni d’indagine e domande specifiche da rivolgere alla Cina tenendo sempre informato il Congresso”.

Repubblica ricostruisce tutti i passaggi sulle ricerche finora svolte. La prima indagine inizia con l’amministrazione Trump, coordinata dal Dipartimento di Stato al servizio di Mike Pompeo. Risale invece a febbraio di quest’anno l’arrivo a Wuhan della delegazione Oms, fatta di 17 esperti. Gli Stati Uniti e altri paesi alleati hanno mostrato subito le loro reticenze sui risultati delle analisi, considerando che i 17 non hanno avuto accesso ad alcun materiale grezzo. Il team Oms esclude la strada dell’errore da laboratorio, focalizzandosi sulla trasmissione da un genere animale, probabilmente pipistrello, all’uomo.

A marzo lo stesso Gebreyesus, capo dell’Oms, dichiara che sono necessarie “ulteriori indagini”.

Un ulteriore campanello d’allarme scatta quando la rivista scientifica Science pubblica uno studio indipendente secondo cui non è escluso che il Covid-19 possa essersi diffuso per una fuga dal laboratorio di Wuhan. Non c’è infatti una spiegazione sul modo in cui il virus possa essere passato da una specie animale, il pipistrello, all’uomo.

Poche ore prima della pubblicazione dell’articolo su Science, appaiono in rete alcuni leaks sull’Istituto di Wuhan, secondo cui gli esperimenti erano stati fatti su molti più virus di quanto dichiarato e i genomi in possesso dei ricercatori cinesi erano molti di più. La comunità scientifica preme per vedere le sequenze genetiche di tutti i Coronavirus prelevati ma le viene negato: fino a settembre 2019 era presente un data base che però, stando alla versione ufficiale, a causa di un cyberattacco non è più disponibile.

A rafforzare i sospetti in America vi è l’articolo pubblicato sul Wall Street Journal che ha rivelato che già a novembre 2019 tre ricercatori dell’Istituto di virologia di Wuhan si sono ammalati, finendo in ospedale, con sintomi “compatibili con il Covid, ma anche con l’influenza stagionale”.

Le 18 agenzie di intelligence americane coinvolte non hanno ancora esaurito l’analisi di tutti i materiali, che arrivano dai servizi segreti stranieri. Hanno 90 giorni per consegnare il report a Biden. Intanto a Ginevra è in corso fino a martedì l’assemblea dell’Oms dove Usa e Ue chiedono un supplemento d’indagine.

Redazione

 

 

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