Attualità e politica

Afghanistan, le donne sfidano i talebani: “No al burqa, non saremo prigioniere”

Nei giorni scorsi, molte donne afghane sono scese in piazza a Kabul a protestare contro l’ultima disposizione dei talebani che prevede l’obbligo per le donne di indossare il burqa.

L’editto, emanato dal leader dei talebani Hibatullah Akhundzada, non è stato preso alla lettera dalle donne afghane che, da martedì, hanno iniziato la protesta in piazza Ansari fino alle porte del ministero dell’Interno. Il corteo è stato soppresso con la forza dai talebani.

Come si legge dall’articolo del Corriere della Sera, questa è una ribellione forte che coinvolge anche gli uomini perché è previsto che siano loro a pagare le conseguenze dell’”insubordinazione femminile”, persino con il carcere.

Il decreto di Akhundzada, inoltre, ordina alle donne di stare a casa, se non hanno un lavoro importante. E il governo, formato da soli uomini, ha abolito il ministero degli Affari femminili e lo ha sostituito con quello del Vizio e della Virtù, impedendo alle ragazze di andare a scuola e vietato alle cittadine quasi tutti i lavori.

Ai microfoni di Corriere, una delle ragazze della protesta Saira Sama Alimyar ha dichiarato: “Vogliamo vivere come esseri viventi, non come prigioniere in un angolo della casa, non vogliamo essere tenute chiuse mentre i nostri mariti vanno a mendicare il cibo”.

Redazione

 

 

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