Economia

Il gas sale dell’1,1% a marzo per i clienti vulnerabili

Per il mese di marzo 2024, il prezzo di riferimento del gas per il cliente domestico vulnerabile è pari a 101,50 centesimi di euro per metro cubo (+1,1% su febbraio), tasse incluse. A partire dal mese di gennaio 2024, il servizio di tutela gas è stato sostituito dal servizio di tutela della vulnerabilità, destinato ai soli clienti domestici vulnerabili. (Ansa)

Nell’aggiornamento delle condizioni del servizio di tutela della vulnerabilità, l’Autorità di regolazione precisa i vari costi. L’aumento più consistente è quello per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse, il cui costo è salito a 35,21 centesimi di euro (pari al 34,7% del totale della bolletta). Invariati i costi della vendita al dettaglio (6,55 centesimi di euro, il 6,4% del totale della bolletta), quelli per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità (26,46 centesimi di euro, il 26,1% del totale della bolletta), e invariati restano anche gli oneri generali di sistema (2,41 centesimi di euro, il 2,4% della bolletta). Leggermente in calo le imposte (30,87 centesimi di euro, il 30,4% del totale della bolletta).

Male per Assoutenti l’aumento delle tariffe del gas per gli utenti vulnerabili decisa oggi da Arera. “L’incremento dei prezzi dell’1,1% equivale ad un aggravio di spesa medio di 12,5 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe di febbraio, con la bolletta media dei clienti vulnerabili che, considerato un consumo di 1.100 metri cubi all’anno, si attesta a 1.116,5 euro all’anno – commenta il presidente onorario Furio Truzzi – 2,5 milioni di famiglie vulnerabili subiranno l’aumento, e sul mercato libero del gas la situazione è addirittura peggiore: qui la concorrenza tra operatori stenta a decollare, e le tariffe medie praticate ai clienti risultano ancora oggi sensibilmente più alte rispetto a quelle della vulnerabilità”. “Resta poi da risolvere il problema degli utenti vulnerabili dell’energia elettrica i quali, dal prossimo 1 luglio e con la fine del mercato tutelato della luce, subiranno una beffa e si ritroveranno a pagare bollette più salate rispetto ai clienti del Servizio a tutele graduali”, conclude Truzzi.

Redazione

 

 

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