Si tiene domani a Tel Aviv il vertice tra il premier israeliano, il cancelliere austriaco e la prima ministra danese. Sono tre dei First mover, ovvero i sette paesi che si sono dimostrati più virtuosi nella lotta al Covid-19.
L’oggetto dell’incontro sarà sicuramente il piano di produzione di vaccini a sei mani, come ha già anticipato Kurz che ha parlato di vaccini di seconda generazione per fronteggiare le varianti.
Come racconta Repubblica, intanto Netanyahu sembra essere in trattativa con Moderna per l’apertura di un centro di ricerca e sviluppo in Israele e con Pfizer per lo stabilimento di un centro di produzione vaccinale a Yeruham, nel Negev.
Il ceo di Pfizer Albert Bourla ha parlato del successo del “laboratorio di Israele” ed è atteso la prossima settimana proprio da Netanyahu. Secondo uno studio condotto su 1,2 milioni di israeliani, l’efficacia del siero di Pfizer è stata confermata del 94%.