La dieta mediterranea allunga la vita di nove anni, è quanto emerso da uno studio dell’Irccs Saverio de Bellis di Castellana Grotte (Bari) avviato 35 anni fa su 5mila pugliesi. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista International Journal of Epidemiology e quantificano “scientificamente l’aspettativa di vita legata al noto regime alimentare, grazie a un lungo studio su due gruppi di popolazione di Castellana Grotte e Putignano”, si legge in una nota dell’ospedale.
In particolare lo studio ha analizzato la maggiore o minore probabilità del verificarsi di alcuni avvenimenti come la mortalità generica, le malattie cardiovascolari o neurodegenerative o un tumore.
Il gruppo di lavoro si è poi focalizzato sull’allungamento della vita. Sono stati coinvolti 5.152 partecipanti, una parte proveniente da Castellana Grotte intervistata nel 1985, e una parte di Putignano, i cui dati sono stati raccolti a partire dal 2005 a oggi.
Ogni persona ha risposto ad un questionario su 233 alimenti e su quali avesse assunto nell’ultimo anno e in quali quantità (le porzioni erano rappresentate con delle fotografie). È stata prima vista l’aderenza alla dieta mediterranea e poi il punteggio in base allo stato di salute.
È emerso che chi non seguiva la dieta mediterranea viveva 9 anni in meno rispetto al gruppo più aderente a quel modello alimentare, chi la rispettava parzialmente viveva in media 5 anni in meno.
