EconomiaFINANZA

Dall’Ue nessuna richiesta formale, ma pressing per una task force efficace

L’Italia è il primo beneficiario del Recovery Fund, ma è stata anche l’ultimo paese nel 2019 per capacità di assorbimento e spesa dei fondi europei messi a disposizione. Di qui la necessità di una governance puntuale che sia in grado di presentare e portare a termini i progetti italiani.

Bruxelles, come ha affermato Marta Wieczorek, uno dei portavoce dell’esecutivo, non ha imposto regole precise nell’istituzione della governance, ma ha lasciato libera scelta ad ogni governo. Il portavoce capo dell’Eurogoverno, Eric Mamer, ha poi sottolineato che in Europa è stata creata una task force ad hoc, considerata la vastità e l’ambizione del progetto. Come racconta Repubblica, si tratta di un’implicita richiesta dell’Ue al nostro governo affinché possano essere creati procedure ed iter autorizzativi efficaci e soprattutto veloci.

Paolo Gentiloni a fine novembre aveva dichiarato: “L’importante visto da Bruxelles è che si creino le condizioni con le dovute modifiche organizzative o legislative per semplificare i processi decisionali. Non preoccupa se lo fa Tizio o Caio, preoccupano i colli bottiglia e le strozzature che in questi anni hanno reso difficile spendere i fondi, non possiamo permettercelo con il Recovery, non possiamo sprecare questa occasione”.

Redazione

 

 

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