Internazionale

Al Otaiba e gli Accordi di Abramo: elemento chiave la fiducia reciproca

Yousef Al Otaiba, ambasciatore emiratino a Washington, ha raccontato in un’intervista in esclusiva a Repubblica oltre un anno di negoziati segreti che hanno condotto agli Accordi di Abramo.

L’idea della pace con Israele c’era già da tempo, come dimostrano le competizioni sportive svolte negli Emirati a cui hanno preso parte atleti israeliani o il padiglione d’Israele a Expo 2020. La prima offerta tra i due Paesi era di non belligeranza. Gli Stati Uniti avevano preparato una bozza di accordo, ma in Israele si sono susseguite varie elezioni e l’accordo è saltato. Con l’insediamento del nuovo governo, gli Emirati hanno proposto un accordo di non belligeranza in cambio della rinuncia all’annessione. Così sono cominciati gli accordi, con lunghe trattative per definire ogni dettaglio e garanzia. Fino alla fine non è stato messo nulla per iscritto, l’elemento fondamentale è sempre stata la fiducia.

Mohammed Abbas, presidente palestinese, li accusa di aver tradito il suo popolo. Secondo Al Otaiba non è assolutamente così ed è proprio grazie agli accordi che è in piedi la soluzione di due Stati, altrimenti il dibattito sarebbe ancora incentrato su un solo Stato.

All’interno degli Emirati c’era chi sosteneva di dover aspettare che la questione palestinese venisse risolta prima di fare questi accordi, ma per Al Otaiba in 18 anni non ci sono stati progressi, dunque andava percorsa un’altra strada.

L’ambasciatore si sofferma poi sul ruolo dell’Iran. Il timore nei confronti dell’Iran ha facilitato gli accordi di Abramo ma non ne è stato il main driver.

Al Otaiba ritiene che gli Emirati Arabi siano sempre stati tolleranti, ma ci sia ora l’esigenza di farlo sapere al mondo. Gli estremisti “monopolizzano” l’immagine dell’Islam con i loro attacchi terroristi. “Nelle moschee europee ci sono troppe persone estremiste, malate, che non rappresentano la maggioranza dei musulmani”. L’idea di modernità è propria degli Emirati, che l’hanno ereditata dal loro fondatore Sheik Zayad e che hanno creato una società in cui prevalga sempre la legge.

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!