Economia

Eurovita, salvataggio per i 353 mila titolari delle polizze

L’accordo per il salvataggio di Eurovita è stato trovato. Ora si tratta di far passare in poche ore lo schema del salvataggio nei 36 cda dei partner coinvolti, a partire da quelli delle 5 big assicurative (Allianz, Intesa Vita, Generali, Poste Italiane, Unipol) che acquisteranno Eurovita per una cifra simbolica e si intesteranno pro quota i 15 miliardi di polizze allocate a 353 mila clienti. Il settore assicurativo in questo modo si fa carico della “patata bollente” Eurovita, in amministrazione straordinaria dal 29 marzo, ivi compreso il suo personale. Inoltre, il conferimento delle polizze spiana la strada a futuri accordi distributivi, con alcune banche che si sono già dette disponibili a collocare i nuovi prodotti delle compagnie che prenderanno in carico le polizze. (Corriere)

La disponibilità data dalle grandi banche a fare da garanti è stata il punto di svolta nelle trattative. Le sei banche finanziatrici, ovvero Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bper, Mps, Crédit Agricole e Mediobanca, metteranno a disposizione un prestito ponte di circa 6 miliardi, dunque il 70% dei 9 miliardi di polizze a capitale garantito vendute da Eurovita, e che corrisponde al valore dei prodotti assicurativi collocati dalle banche. I 25 istituti medio-piccoli coinvolti, infatti, avevano chiesto alle banche più grandi di fare da garanti, per evitare di doversi fare carico di tutto il peso, con rischio di insolvenza per alcuni istituti. I dettagli dell’accordo dovrebbero essere ufficializzati entro oggi, con una comunicazione del commissario Alessandro Santoliquido che dovrebbe indicare anche la durata dell’ulteriore proroga del blocco dei riscatti.

Il salvataggio prevede che la newco costituita da Generali, Unipol, Allianz, Poste e Intesa rilevi la compagnia e solo in un secondo momento spacchetti le attività di Eurovita in cinque rami d’azienda. Nella divisione dovrebbero rientrare anche le polizze unit linked, malgrado si fosse ipotizzato di farle rimanere in Eurovita. Ma, dato che la compagnia con questa operazione di fatto scomparirebbe e anche il suo marchio, questo scenario appare improbabile. Chi ha sottoscritto una polizza con Eurovita si ritroverà quindi ad avere un contratto con uno dei grandi gruppi assicurativi che hanno costituito la newco, con tutte le garanzie che questo comporta.

Per permettere di completare le procedure connesse all’operazione di salvataggio, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni potrebbe decidere di congelare le polizze per qualche settimana in più, il che significa che il tutto slitterebbe a ridosso del mese di agosto. Visto il periodo è ipotizzabile che si decida di rinviare lo sblocco ai primi di settembre. Una volta che il blocco non ci sarà più, il consiglio di alcuni esperti e associazioni dei consumatori, come Adiconsum, è di evitare la corsa a riscattare la polizza, a meno che non ci siano particolari esigenze di liquidità, e proseguire nel contratto in modo da evitare perdite di rendimenti che sarebbero inevitabili tenuto conto dell’inflazione.

Redazione

 

 

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