Attualità e politica

Vaccinati fuorilista: il ‘personale non sanitario’ che ha già ricevuto la prima dose

L’ultimo aggiornamento dell’andamento della campagna di vaccinazione in Italia mostra che ad aver ricevuto la prima dose sono stati in 701.623. Di questi 558.155 sono operatori sanitari e sociosanitari, 47.488 sono ospiti delle Rsa e 95.980 sono “personale non sanitario”.

Di questa fascia fanno parte tutte quelle persone che orbitano intorno alle Asl dove viene somministrato il vaccino: amministrativi, cuochi, addetti alle pulizie, uscieri, altri specialisti. Tutte persone che, stando al piano del governo, non avrebbero accesso prioritario al siero, eppure hanno saltato la fila e lo hanno ricevuto prima degli altri.

Repubblica mostra i dati scorporati regione per regione aggiornati alle 19 di ieri sera, dai quali si evince che è prassi comune pressoché ovunque. Solo per citarne alcuni, in Campania su 68.138 vaccinati ci sono 1.262 anziani delle Rsa e 10.583 di personale non sanitario, nelle Marche sono stati vaccinati solo 145 ospiti delle Rsa a fronte di 1.834 non sanitari, in Lombardia su 69.712 vaccinati, 10.397 sono personale non sanitario e solo 1.631 anziani delle Rsa.

Ancora più emblematico il caso dell’Emilia Romagna: qui sono state inoculate le dosi a 71.293 persone. Di queste 4.765 sono delle case di riposo, mentre 21.341 sono amministrativi e impiegati, una quota quattro volte maggiore alla fascia prioritaria a cui è stato fatto il vaccino.

Questo modus operandi suona ancora più come una beffa a quelle fasce davvero a rischio, se si considera che ogni fiala è davvero preziosa e che le stesse aziende produttrici del vaccino fanno fatica a fornire ogni paese come dovrebbero e in tempi celeri.

Redazione

 

 

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