LifestyleTendenze

Paola Mainetti (Fondazione Sorgente Group) a LaChirico: ‘L’arte può darci l’energia per risollevarci’

“Roma è paragonabile ad una donna bellissima che anche se le strappi tutte le vesti resta sempre bellissima. Di notte, poi, quando non vedi le brutture, è suggestiva ed unica. Non c’è nessun’altra come lei!”, ad affermarlo nel volume “Romane, 40 ritratti di donne contemporanee” (ed. Palombi Editore e Musa Comunicazione) è Paola Mainetti, vicepresidente della Fondazione Sorgente Group, che racconta ai microfoni di LaChirico.it il suo impegno nel mondo dell’arte.

“La Fondazione Sorgente Group nasce nel 2007 per volontà mia e di mio marito Valter Mainetti per contribuire alla tutela del patrimonio culturale del nostro Paese. La collezione che da allora abbiamo raccolto, attraverso la Fondazione Sorgente Group e la Collezione Mainetti, di cui la Fondazione ha la curatela scientifica, raccoglie opere archeologiche di epoca greca e romana, dipinti antichi dal XV al XX secolo e alcune sculture del XX secolo, scelti con grande interesse e attenzione per il loro valore culturale e quale testimonianza della nostra identità nazionale. Il Direttore Scientifico della Fondazione è il Prof. Claudio Strinati”.

Paola Mainetti è da sempre appassionata al mondo dell’arte e dal 2007 ha finalmente potuto coniugare questo suo amore con il lavoro. “Sono sempre stata interessata all’arte e alla tutela del patrimonio: la mia passione è poi diventata un’attività lavorativa e dal 2007 mi dedico assiduamente alla ricerca di opere da acquisire, ideando progetti di valorizzazione e di fruizione per il pubblico. A questo fine abbiamo realizzato nella sede di Sorgente Group che finanzia l’attività, uno Spazio Espositivo dove allestiamo mostre temporanee che consentono, anche in pochi minuti, di vivere un’esperienza di arricchimento culturale”.

In un’intervista a LaChirico.it, la Vicepresidente spiega le collezioni di pittura e archeologia selezionate dalla Fondazione: “Per la pittura abbiamo privilegiato Guercino e Guido Reni e le tematiche del vedutismo del XVIII e XIX secolo; per l’archeologia i marmi antichi e i ritratti imperiali di età augustea. Inoltre, nella scelta delle opere d’arte si seguono criteri storico-artistici, di conservazione, ma certamente anche di sensibilità artistica, di affinità elettiva. Nello Spazio è tra l’altro collocata stabilmente l’Athena Nike, che ricostruisce virtualmente la statua, integrandone le parti mancanti e facendola rinascere; la scultura si anima dinanzi ai nostri occhi, recuperata dall’oblio del tempo in tutta la sua bellezza e integrità”.

Spazio Espositivo Tritone con allestimento multimediale per Athena Nike : la vittoria della dea  e marmi greci del V – IV secolo a.C. nel 2014

Spesso la Fondazione Sorgente Group è corteggiata da investitori e critici d’arte stranieri: “Collaboriamo molto con le istituzioni estere, soprattutto con il Metropolitan Museum of Art di New York di cui siamo sostenitori. Qui infatti – spiega Paola Mainetti – abbiamo esposto parte della nostra collezione di glittica e gioielli antichi. Molte delle opere della Fondazione vengono richieste per prestiti internazionali: una tra quelle che ha riscosso grande interesse per non dire “corteggiamento” è la testa di Marcello, figlio di Ottavia, sorella di Augusto. Augusto, privo di figli maschi, adottò giovanissimo l’amato nipote, designandolo come suo erede e lo unì in matrimonio a sua figlia Giulia. La scultura, a cui sono molto legata, è stata esposta in diverse mostre all’estero, con grande successo di critica”.

Paola Mainetti ha saputo unire al mecenatismo il gusto estetico e la curiosità intellettuale che un tempo alimentavano anche la vita sociale e mondana di una città che negli anni è molto cambiata. Non esistono più i salotti di un tempo, la socialità si è rarefatta e probabilmente ha perso anche qualità, la politica che per lungo tempo è stata carburante del cosiddetto ‘salotto buono’ oggi non c’è più. “La nostra amata Città ha subito l’evoluzione di molte altre metropoli, rimanendo però sempre la Città più bella al mondo. La vita sociale anche si è modificata, in parte affievolita, soprattutto ultimamente, in seguito agli effetti del Covid, ma sono certa che una volta usciti da questo tunnel, anche la voglia di tornare a vivere un po’ di sana mondanità riemergerà e per allora spero anche nuove iniziative culturali per Roma. Anche se dobbiamo adattarci ai tempi e alle circostanze, c’è molto che possiamo fare per proteggerla e preservarla, e sicuramente meno “chiacchere da salotto” e più fatti concreti”.

In un momento così difficile, in cui viviamo la più grave crisi economica dal secondo dopoguerra, si parla spesso di Recovery e Rinascita italiana e l’arte può avere un ruolo centrale. “Certamente una rinascita economica e politica trova le sue fondamenta nella consapevolezza della propria identità culturale che solo l’arte e la storia possono trasmetterci. La Bellezza del nostro passato, riconducibile a tutte le Arti, tra cui pittura, scultura e architettura, può darci l’energia e l’orgoglio di riprendere in mano la situazione e risollevarci. La creatività e l’inventività ci hanno da sempre distinto”, afferma Paola Mainetti.

Ritratto di Marcello, in marmo pario, 25-20 a.C.
Roma, Fondazione Sorgente Group

Anche la tecnologia più aiutare nell’avvicinamento dei più giovani all’arte, ma il digitale non potrà sostituire la fruizione diretta delle opere. “Sicuramente tecnologia e web possono giocare un ruolo di avvicinamento all’arte, e a volte anche di approfondimento e riflessione, ma non possiamo sostituire la realtà con la realtà virtuale e l’esperienza diretta di un’opera con quella “mediata” dal web. Il suggerimento che mi sento di dare al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini è di organizzarsi per permettere una riapertura il prima possibile dei Musei: molte mostre non sono state neanche inaugurate e credo che, seppur utili come strumenti, le visite virtuali non possano in alcun modo sostituire la fruizione diretta di un’opera d’arte. Secondo me, con le dovute attenzioni, che la serietà della situazione impone, è possibile ipotizzare una riapertura contingentata di siti archeologici e di alcuni Musei: il Paese ne ha veramente bisogno”.

Quando Chiara Ferragni si è fatta fotografare in una sala della Galleria degli Uffizi, si è scatenata l’indignazione, quasi fosse una profanazione di un luogo sacro. Nei giorni successivi gli Uffizi hanno poi registrato un boom di visitatori, con un incremento del 27 percento proprio tra gli under 25. A tal proposito la vicepresidente di Fondazione Sorgente Group afferma: “Per un personaggio come Chiara Ferragni che riscuote tanto successo sui social mi sembra una buona occasione per motivare i giovani che, spesso, si sa, emulano atteggiamenti e pensieri di “persone” note. Forse dobbiamo imparare che ognuno di noi vive l’esperienza dei Musei a proprio modo e che essi rappresentano uno spazio dove bisogna sentirsi liberi di imparare, di sognare, di sperimentare, anche con semplicità e leggerezza, come spesso fanno i bambini… l’importante è che si faccia!”

Redazione

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Back to top button
Do NOT follow this link or you will be banned from the site!