“Nonostante il rallentamento della crescita economica dalla fine del 2022, il mercato del lavoro italiano ha raggiunto livelli record di occupazione e minimi storici di disoccupazione e inattività. A maggio 2025, il tasso di disoccupazione in Italia è salito al 6,5%, ovvero 0,1 punti percentuali in meno rispetto a maggio 2024 e 3,1 punti percentuali in meno rispetto a prima dell’inizio della pandemia, sebbene rimanga al di sopra della media Ocse del 4,9%”: è quanto si legge nella scheda consacrata al nostro Paese dell’Oecd Emplyment Outlook 2025. (Ansa)
“L’occupazione totale – precisa l’Ocse – ha continuato ad aumentare nell’ultimo anno, sebbene a un ritmo più lento, con un incremento dell’1,7% su base annua a maggio 2025. La crescita è stata trainata in particolare dalle persone oltre i 55 anni di età. Tuttavia, il tasso di occupazione in Italia rimane significativamente inferiore alla media OCSE (62,9% rispetto al 70,4% nel primo trimestre del 2025). L’inattività, in calo a maggio, è a livelli storicamente bassi anche se ancora elevati rispetto ad altri paesi dell’Ocse”.
“Guardando al futuro, nonostante la notevole incertezza dovuta alle perturbazioni del commercio globale, il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile nel 2025 e nel 2026 mentre l’occupazione totale dovrebbe crescere rispettivamente dell’1,1% e dello 0,6%”. Più in generale, il tasso di disoccupazione al livello Ocse è rimasto stabile al 4,9% nel maggio 2025, lo stesso di un anno fa. “Tuttavia – avverte l’organizzazione parigina – vi sono segni di rallentamento, con una decelerazione della crescita dell’occupazione e un ritorno delle difficoltà a trovare personale ai livelli pre-COVID-19 in molti Paesi”.