Economia

Germania: freno al debito sospeso e manovra supplementare per tetto massimo prezzi energia

Il governo di Berlino intende sospendere il freno sul debito in vigore quest’anno, facendo appello in Parlamento a “un’emergenza straordinaria”, per poi poter varare un bilancio supplementare per il 2023 e tappare così il buco provocato dalla sentenza della Corte costituzionale tedesca della scorsa settimana: i giudici di Karlsruhe hanno dichiarato fuorilegge, anticostituzionale, il trasferimento di 60 miliardi di fondi, che erano stati stanziati in un fondo Covid e poi non utilizzati, a un nuovo fondo per il Clima per spese nel 2022, 2023 e anche 2024. (Sole 24 Ore)

Lo ha annunciato un portavoce del ministro delle Finanze Christian Lindner . Il ministro aveva precedentemente dichiarato che i prestiti per i freni ai prezzi dell’energia per imprese e famiglie saranno garantiti con un budget supplementare. La spesa aggiuntiva, non più coperta con le risorse del Fondo per il Clima, farà salire il deficit 2023 oltre la soglia dello 0,35% del Pil consentita dalla norma costituzionale del freno sul debito. Bild scrive che il budget supplementare in automatico porta alla sospensione del freno al debito per l’anno 2023.

“D’intesa con la cancelliera federale e la vicecancelliera, presenterò la prossima settimana un budget supplementare per quest’anno”, ha spiegato Lindner, aggiungendo che le spese, soprattutto per il tetto massimo dei prezzi di elettricità e gas, saranno poste su “una base costituzionalmente sicura” ed essere così garantiti. “Il governo federale proporrà una risoluzione al Bundestag per dichiarare una situazione di emergenza straordinaria per il 2023”, ha dichiarato il portavoce di Lindner. Il governo può andare oltre il freno al debito – che limita il deficit di bilancio strutturale della Germania all’equivalente dello 0,35% del prodotto interno lordo – se la Germania è colpita da un’emergenza eccezionale, che deve essere dichiarata dal parlamento a maggioranza.

Il budget supplementare per il 2023 non annulla del tutto l’effetto retroattivo della sentenza della Corte costituzionale che si estende anche sul budget 2024, in discussione al Bundestag. I tre partiti che formano la coalizione semaforo del governo federale, socialdemocratici, verdi e liberali, dovranno trovare un accordo anche per il 2024: il ricorso all’ennesima sospensione del freno sul debito, come anche un aumento delle tasse, è prevedibile che siano osteggiate come soluzioni dal ministro Lindner che è fautore della disciplina di bilancio, che sostiene con vigore il freno sul debito e che promuove il taglio delle tasse per rilanciare l’economia in recessione. Le tensioni dentro la coalizione sono destinate a lievitare tanto che i commentatori politici tedeschi non escludono che la sentenza dei giudici di Karlsruhe possa innescare una crisi di governo e la fine, prima della fine del mandato elettorale, della prima coalizione a tre a livello federale.

Redazione

 

 

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