INNOVAZIONE

Il telescopio che permetterà una svolta nel mondo della scienza.

Per i messaggi dal lontano universo è necessario prendere le distanza dalla frenesia delle città.
Ci dobbiamo quindi recare in Sardegna, precisamente a Sos Enatos, nei vuoti sotterranei lasciati dalle miniere. Nel comune di Lula, in provincia di Nuoro, potrebbe essere il luogo ideale per il rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione: l’ Einstein telescope (Et).
È già stato firmato il decreto per la candidatura dell’Italia a ospitarlo dal ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini.
A capo del team troviamo Giorgio Parisi, il nobel per la Fisica.
L’ Et ci permetterà uno studio profondo dell’universo, come mai prima era stato possibile, potremo ascoltare la fusione dei buchi neri, inoltre ci permetterà di anticipare eventi anche di ore e infine di ascoltare la danza di due stelle di neutroni che ruotano una attorno all’altra anche per un giorno.
Il progetto prevede la costruzione di tre tunnel, ognuno dieci chilometri, lungo i quali correrà un laser che rimbalza su specchi raffreddati a temperature vicine allo zero assoluto.
L’isolamento di Sos Enattos, è il punto di forza ma può essere anche una debolezza perché per realizzarlo bisognerà portare infrastrutture e connessioni, iniziando con strade a banda larga per internet. Entro il 2024 verrà presa la decisione per questo progetto, che potrebbe essere la svolta per uno dei comuni più economicamente depressi d’Europa. Si prevede un investimento di sei miliardi, e 36mila posti di lavoro, aziende che si occuperanno di scavi, infrastrutture, tecnologie da realizzare, gli scienziati si trasferiranno li con le famiglie. Possiamo dire che se il progetto funzionerà, nascerà una nuova economia nel nostro paese.

Redazione

 

 

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