Non sono previsti distacchi programmati o blackout alla stregua di quello di Berlino di pochi giorni fa, almeno per il momento. Ma il rischio è reale e le fonti rinnovabili d’energia non crescono abbastanza velocemente.
A mettere benzina sul fuoco, scrive Il Sole 24 Ore, la Germania che ha spento due reattori atomici e si affida a carbone e metano a causa di un contributo dell’eolico al di sotto delle aspettative, e il nucleare francese che invecchia o chiude. Fattori che hanno portato ad una mancanza di adeguate risorse energetiche e hanno fatto schizzare i prezzi.
In un simile contesto l’avvertimento del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, è chiaro: “L’impennata dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale espone l’Europa al rischio blackout energetici”. Lo si legge nella Relazione sulla sicurezza energetica nell’attuale fase di transizione ecologica di qualche giorno fa.