Attualità e politica

Allarme usura, per Confcommercio oltre 40mila imprese sono a rischio

Imperversa il rischio usura per le imprese che, dopo un anno di chiusure, hanno perso una buona parte del fatturato e sono state messe in ginocchio. Secondo Confcommercio, dal 2019 c’è stato un incremento del 14% degli imprenditori che considerano aggravato il fenomeno degli usurai. Oltre 40mila imprese sono a rischio e un imprenditore su dieci ha avuto un’esperienza diretta con l’usura. Inoltre, 295mila aziende sono in crisi di liquidità.

Come racconta La Stampa, per il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli “l’usura nei momenti di crisi diventa una vera e propria piaga sociale. Basta guardarsi intorno per capirne le ragioni”.

“Questi imprenditori d’improvviso si sono trovati senza fatturato, senza liquidità, senza credito, e con i costi da pagare. È facile capire quanti rischiano di essere facili prede per la criminalità organizzata e le pratiche di usura”, ha spiegato Sangalli in occasione dell’ottava edizione della Giornata della Legalità.

I reati hanno subito un calo nell’anno della pandemia mentre sono aumentati i casi di usura. Basti pensare che nel 2020 ci sono state 222 denunce, con un aumento di 16 punti percentuale rispetto all’anno precedente. In Friuli Venezia Giulia sono stati denunciati 8 casi di usura, mentre nel 2019 c’era stata una sola denuncia.

Redazione

 

 

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