Internazionale

Intelligenza artificiale: la Cina vicino alla leadership

Pechino ambisce a diventare il leader mondiale dell’intelligenza artificiale, scavallando anche gli Stati Uniti. Per la prima volta i suoi investimenti in ricerca sono più alti della nazione a stelle e strisce.

Come racconta Repubblica, ci sono ora due rapporti che lanciano l’allarme a Biden. Il primo è quello della commissione d’inchiesta nazionale, presieduta dall’ex chief executive di Google, Eric Schmidt, che ha analizzato gli enormi benefici ma anche i pericoli dell’intelligenza artificiale. “Gli esseri umani non saranno all’altezza, saranno indifesi contro gli attacchi guidati dall’A.I. La guerra del futuro sarà un conflitto che opporrà algoritmo contro algoritmo”, si legge nel rapporto. Le parole destano maggiore preoccupazione se si pensa che la Cina sta procedendo a passo spedito verso il sorpasso degli Usa grazie ad un “modello di capitalismo politico” in cui c’è una regia di Stato e tutte le risorse, pubbliche e private, sono rivolte verso questo unico obiettivo. Gli esperti invitano quindi Washington a reagire alla sfida cinese e Biden ha già messo in campo alcune importanti azioni: ha annunciato una filiera industriale “china-free” per essere autonomi nei semiconduttori, e ha pensato ad organizzare un G-10 delle democrazie hi-tech.

L’altro rapporto che lancia l’allarme è quello dell’American Academy of Sciences che evidenzia che la Cina ha investito più fondi pubblici nella ricerca, quando fino a vent’anni fa gli Usa spendevano fino a 300 miliardi in più del competitor del Dragone. C’è stato un evidente cambio di passo, come lo dimostrano i 100mila brevetti cinesi in più rispetto a Washington, depositati in un anno.

Redazione

 

 

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