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Boom di cyber-reati tra i minori

“La prevenzione deve prevalere, perché prevenire è rendere consapevoli e indicare i rischi che uno spazio così importante di libertà può avere”, lo ha affermato il capo della Polizia Franco Gabrielli davanti ad una platea collegata virtualmente di oltre 200mila studenti.

E’ intervenuto all’evento Cuoriconnessi, organizzato dalla polizia
di Stato e da Unieuro per la Giornata mondiale per la sicurezza
su internet.

La rete ha mostrato in tutti questi mesi la sua potenza, la sua capacità di metterci in connessione anche se siamo distanti, ma nasconde dentro di sé tante insidie. Dall’attività investigativa della Polizia postale è emerso che i reati nel web in cui sono coinvolti i minori sono aumentati in modo esponenziale. I più giovani sono talvolta le vittime e talvolta gli autori di cyber-reati.

È stato registrato un aumento del 77% rispetto al 2019 di casi di pedopornografia, adescamento, cyberbullismo, sextortion, truffe online, furto di identità digitale. D’altro canto, però, c’è stato un boom di indagati (+90%) tra i giovanissimi.

Come racconta il Corriere della Sera, secondo l’Osservatorio scientifico no profit “Social Warning-Movimento etico digitale”, il 22% dei ragazzi è connesso perennemente h24, il 39% naviga senza che gli venga imposto alcun limite e il 70% usa internet senza che ci sia un controllo da parte dei familiari.

“Bisogna agire sul piano educativo e spiegare ai nostri ragazzi che affidare i loro dati, le loro immagini, la loro intimità con troppa leggerezza alle piattaforme digitali, talvolta è come accettare caramelle da uno sconosciuto”, ha avvertito il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberta Casellati.

Redazione

 

 

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