Attualità e politica

Bezzon, comandante della municipale a Torino: ‘Niente elemosina ai clochard’

“A Torino c’è spazio per tutti. Chi cerca aiuto vero, una soluzione abitativa protetta e pasti caldi li trova. Chi è attaccato al marciapiede lo fa per tante ragioni, sulle quali non entro nel merito. Ma chi gli dà soldi quasi mai fa la cosa giusta”, lo dice Emiliano Bezzon, comandante della polizia municipale di Torino. Chiede ai cittadini che non vengano dati soldi ai clochard, perché non conoscono davvero la loro situazione e “di sicuro nessuno starà peggio e tanti, anzi, staranno meglio.

Ai senzatetto del capoluogo piemontesi sono stati offerti aiuto e sistemazioni in strutture più accoglienti, ma sono loro a rifiutare: “A quelle persone sono già state proposte soluzioni e le hanno rifiutate. Soprattutto perché stare in centro è redditizio. Stare in centro fa guadagnare tanti soldi, tanti come la gente nemmeno immagina”, spiega a La Stampa Bezzon.

Gli aiuti dati come coperte e alimenti diventano rifiuti e ogni giorno i camion portano via cibo avariato, la motivazione che danno i clochard è che così si sentono liberi: “Viene il sospetto che in realtà ci sia anche qualcuno che queste persone le sfrutta per ottenere profitto”.

“Se i clochard per una settimana non beccassero un euro, arriverebbero a cercare noi vigili, la Caritas, e verrebbero subito aiutati per davvero. Risolvendo anche il problema di degrado generato da queste situazioni”, spiega il comandante. A Torino nessuno viene lasciato solo o lasciato morire al freddo perché c’è un continuo monitoraggio e ci sarebbe posto per tutti in strutture accoglienti.

“Interveniamo non come polizia, ma proponiamo soluzioni alternative concrete a queste persone, attraverso servizi sociali. Quando invece rifiutano, portiamo via non gli effetti personali ma i rifiuti che lasciano”, conclude Bezzon.

Redazione

 

 

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