Internazionale

La Cina ha nascosto i dati della pandemia: l’inchiesta della Cnn

La Cina non ha gestito con trasparenza l’emergenza sanitaria che proprio nella sua città di Wuhan è nata almeno un anno fa. La Cnn cita un ‘documento interno da mantenere riservato’ in cui le autorità sanitarie di Hubei parlano di 5.918 nuovi contagi al 10 febbraio, di cui 2.345 casi confermati e gli altri tra diagnosticati clinicamente e sospetti. Si tratta di più del doppio dei dati comunicati ufficialmente da Pechino.

Come riporta Adnkronos, la Cnn sottolinea che nella sua inchiesta si basa su documenti ottenuti grazie ad un ‘whistleblower’, quindi una fonte interna al sistema sanitario cinese. Dichiara di aver poi verificato con sei esperti indipendenti e tentato di avere risposte dal ministero degli Esteri di Pechino, dalla Commissione sanitaria nazionale e dalla Commissione sanitaria di Hubei, ma questi non hanno mai dato riscontro.

I documenti, afferma la Cnn, non sono prove di un ‘deliberato tentativo di offuscare quanto scoperto, ma rivelano varie incongruenze tra ciò che le autorità credevano stesse accadendo e ciò che è stato rivelato all’opinione pubblica’.

Il 10 febbraio il presidente Xi Jinping poneva al mondo la gravità della situazione cinese, parlando di 2.478 casi confermati in tutto il Paese, ma ciò che emerge dalle 117 pagine dei documenti ottenuti dalla fonte interna fornisce un quadro ben diverso. Il 7 marzo il bollettino da Hubei parlava di un totale di 2.986 decessi, mentre nel rapporto interno vengono registrati 3.456 morti, di cui 2.675 decessi ‘confermati’, 647 ‘diagnosticati clinicamente’ e 126 ‘sospetti’. Sembrerebbe poi che passavano in media 23,3 giorni da quando un paziente mostrava i sintomi alla conferma della diagnosi.

Dai documenti emerge anche un’altra emergenza sanitaria esplosa lo scorso dicembre nella provincia di Hubei: un’epidemia di influenza con 20 volte i casi dell’anno precedente. L’epidemia avrebbe colpito Wuhan, Yichang e Xianning, ma non si conoscono le correlazioni con il Covid19.

Oggi la Commissione sanitaria cinese ha confermato quattro casi di contagio nella Mongolia Interna, facendo salire il bollettino ufficiale a 86.542 contagi con 4.634 decessi, e otto casi ‘importati’ (per un totale di 3.866).

La Johns Hopkins University segnala oltre 63 milioni di contagi a livello globale con più di 1,4 milioni di decessi.

Redazione

 

 

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