Attualità e politica

Lavoro, tasso di attività donne fermo ad anni ‘90

L’Italia non valorizza il lavoro delle donne, con un tasso di attività fermo agli anni ‘90. Al punto che in molte ormai nemmeno lavorano e, scoraggiate, hanno smesso persino di cercare un impiego. Le donne inattive tra i 30 e i 69 anni sono oltre sette milioni secondo una ricerca pubblicata ieri da Randstad. 

Come si legge sul Corriere, si tratta del 43% delle donne in questa fascia d’età, contro il 32% della media europea. Le percentuali salgono se guardiamo al Sud Italia e alle Isole (58%).

Un fenomeno influenzato da molti fattori quali, ad esempio, la mancanza di servizi per l’infanzia e il gender pay gap. Una situazione peggiorata in questi quasi due anni di pandemia: le donne sono le principali vittime dello sconvolgimento sociale ed economico causato dagli effetti globali del virus, uscite dalla forza lavoro a un tasso doppio rispetto agli uomini. 

Redazione

 

 

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