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Abruzzo, lavoro in crescita: occupazione al 61,2% e disoccupazione in calo

Segnali “positivi e incoraggianti“ arrivano dal mercato del lavoro abruzzese che fa registrare trend di crescita costanti per tutto il 2024. A diffondere i dati è stato l’assessore regionale al Lavoro e alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, alla vigilia del Primo maggio, occasione per fare il punto sullo stato occupazionale della regione e sulle politiche attive che l’assessorato ha programmato. (Ansa)

Ed è proprio sul fronte occupazionale che si sono raggiunti risultati positivi, “a cominciare – sottolinea l’assessore Magnacca – dal tasso di occupazione mai così alto con il 61,2% degli occupati in regione, pari a oltre 508 mila lavoratori in attività, e con un tasso di disoccupazione che è sceso, nel 2024, al 7,2% dall’8,3% del 2023. Nonostante la crisi che sta affrontando l’Automotive, abbiamo altri comparti del settore industriale che stanno crescendo e che stanno favorendo l’occupazione. Disaggregando il dato, si nota come il tasso di disoccupazione femminile sia passato in un solo anno dal 9 al 7,9%. Siamo del resto consapevoli che il mercato del lavoro ha situazioni di criticità, per fattori a noi estranei, nel settore dell’Automotive a tal proposito la Regione Abruzzo ha nuovamente chiesto la cassa integrazione speciale per il comparto in sede di Commissione lavoro delle Conferenza Stato-Regioni. Eppure, nel metalmeccanico, anche se non ci sono stati picchi di occupazione, sono stati mantenuti i livelli occupazionali, anche se segnati da un ricorso frequente alla cassa integrazione”.

Nel suo complesso, dunque, il 2024 dell’occupazione è un anno positivo, con punte straordinarie registrate nell’ultimo quadrimestre quando il tasso di disoccupazione è arrivato al 5,2%, ben al sotto del dato nazionale. Sui comparti produttivi, si registra un’offerta sostenuta proveniente dall’edilizia e dall’agricoltura e, nel complesso, la capacità dell’intero territorio regionale di muoversi alla stessa velocità. I dati sugli avviamenti al lavoro indicano un comportamento delle quattro province allineato ed omogeneo a dimostrazione di una regione attiva, seppur ognuna con la propria vocazione produttiva, che “evidenzia sul fronte occupazionale la capacità di ognuna di dare risultati importanti a dimostrazione di un tessuto coeso. Relativamente agli inattivi e ai Neet – specifica l’assessore – i dati dicono che prosegue il trend in diminuzione”.

Redazione

 

 

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