Economia

Nuove licenze e auto, per un taxi investimenti da 130mila euro

Avviare l’attività di tassista a Roma e Milano vale dai 115mila euro della Capitale ai 131mila del capoluogo lombardo: è il costo della licenza e dell’auto senza considerare i futuri incentivi per le quattro ruote più ecologiche. Non un investimento da poco ma di certo molto inferiore alle cifre del mercato “libero”, quello parallelo della compravendita di licenze tra privati dove si viaggia su cifre ben più importanti. (Il Sole 24Ore)

Un mercato protetto dalla penuria di bandi pubblici che stentano ancora oggi a decollare nonostante il decreto Asset approvato dal governo la scorsa estate. Chi lo fa provando ad aumentare il numero delle auto bianche in città si conta sulle dita di una mano.

È il caso di Roma, Milano e Bologna che bandiscono le autorizzazioni dei taxi praticando prezzi di favore (e nel caso della Capitale con l’aspettativa di un ritorno per le casse comunali). Altre facilitazioni, poi, arriveranno dagli incentivi ecologici che saranno varate il mese prossimo dal ministero del Made in Italy. Bonus “verde” che a fronte della rottamazione obbligatoria del vecchio veicolo potranno arrivare a 22mila euro, con una soglia di prezzo massimo Iva esclusa di 35mila euro per le auto elettriche e a 45mila euro per le vetture ibride.

A Milano, chi vuole guidare un taxi rispondendo al bando comunale per 450 nuovi permessi ormai quasi ai nastri di partenza dovrà mettere in conto una spesa minima di 96mila euro, ben al di sotto dei 160mila euro di valore medio di trasferimento delle licenze desunto dall’amministrazione per vie informali (annunci di ricerca) in mancanza di dati ufficiali. Il prezzo fissato per ciascuna licenza, frutto di un complesso calcolo dei tecnici di Palazzo Marino che l’Autorità di regolazione dei trasporti ritiene «ragionevole», dovrebbe invogliare molti potenziali tassisti e garantire un rapido esaurimento del bando che arriva dopo 20 anni dall’ultimo.

Nella Capitale, il bando per il rilascio di 1.000 nuove licenze entro il Giubileo annunciato dal sindaco Gualtieri a novembre è al centro di un complesso confronto tassisti-Campidoglio che dovrebbe andare in porto a primavera. L’amministrazione punta a chiedere circa 70mila euro a licenza, oltre il 50% in meno rispetto al prezzo medio di mercato (130mila euro), per garantire una buona risposta degli aspiranti autisti.

Anche a Bologna si lavora alla definizione di un bando per 72 nuove licenze taxi (la metà di quelle permesse dal decreto Asset), nell’ambito di un percorso condiviso con i tassisti che passa anche dalla riorganizzazione del servizio, l’aggiornamento delle tariffe, una nuova app per monitorare le auto in servizio e un tavolo taxi permanente su viabilità e cantieri.

L’obiettivo è evitare gli errori del passato, come il bando 2018 per 36 permessi, in seguito “congelato” con 20 licenze ancora da assegnare: allora il prezzo fissato fu di 175mila euro. A Palazzo d’Accursio nessuno si sbilancia sul prezzo delle licenze 2024, ma è facile immaginare che il punto di caduta sarà assai più basso, in linea con Milano, per dare appeal al bando, che è in via di definizione. I tempi sono incerti, ma l’obiettivo è quello di chiudere nel giro di qualche mese.

Redazione

 

 

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