Internazionale

Processo Charlie Hebdo: le sentenze farsa del tribunale speciale

Ieri il tribunale speciale per gli attentati terroristici ha escluso l’accusa di terrorismo per 6 degli 11 imputati presenti al processo Charlie Hebdo. Accusati di essere stati complici degli attentatori alla redazione del giornale satirico nel 2015, sono stati condannati per associazione a delinquere. Potrebbe essere definito un processo farsa, ben lontano dal raggiungimento dell’obiettivo di vincere contro il radicalismo islamico.

Come racconta il Giornale, si è lontani dalle leggi italiane con cui davvero si cercò di combattere il terrorismo delle Brigate Rosse. Dalla legge Reale alla legge Cossiga, norme speciali che insieme al nucleo speciale antiterrorismo sono state capaci di avviare indagini autonome e rendere efficaci e operative le decisioni dei magistrati.

Ora queste leggi mancano e gli imputati che hanno aiutato a compiere la strage non vengono incarcerati per terrorismo e probabilmente tra qualche anno saranno già a piede libero. L’Isis è un tema mondiale, è molto subdolo e beneficia di una rete invisibile e virtuale.

L’Europa che ormai è sotto attacco da anni dovrebbe pensare ad un quadro normativo efficace e ad una task force che possa applicare davvero un codice antiterrorismo nell’Unione Europea.

Redazione

 

 

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