Attualità e politica

Le sfide del ministro Cingolani, a partire dalle deleghe tra quattro ministeri

Roberto Cingolani, ex responsabile Innovazione e Tecnologia di Leonardo, è stato nominato da Mario Draghi Ministro della Transizione Ecologica. Il dicastero sarà con portafoglio e molte le sfide che attendono il fisico, considerando che il tema green è trasversale a tutto il Piano nazionale di ripresa e resilienza ed è uno dei nodi su cui spinge molto l’Europa.

Come racconta il Corriere della Sera, proprio alla transizione energetica e ambientale potrebbe essere destinato il 37% delle risorse complessive del Recovery Fund spettante all’Italia. Ad oggi nel piano si prevedono 68,9 miliardi di fondi sui 222,9 miliardi complessivi (il 31% del totale), di cui 38-39 miliardi “nuovi”. Il 70% di quella somma dovrà oltretutto essere impegnato entro il 2022 e speso entro il 2023.

Nel giro di dieci giorni è atteso il primo decreto di Cingolani che, tra gli altri, dovrà presiedere un nuovo Comitato Interministeriale (per la transizione ecologica) che si potrà sovrapporre ad altri comitati, come il Cipe (il Comitato interministeriale perla programmazione economica) che da gennaio ha cambiato nome in Cipess (aggiungendo dunque lo “sviluppo sostenibile”).

La prima sfida di Cingolani sarà quella delle sovrapposizioni e incroci di funzioni con altri dicasteri. Il ministero dell’Ambiente attuale prevede un Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi, composto a sua volta da quattro direzioni generali: economia circolare; clima, energia e aria; crescita sostenibile; risanamento ambientale.

Inoltre, anche il Mise ha alcune deleghe sul tema green: sia per l’approvvigionamento, l’efficienza e la competitività energetica, sia per infrastrutture e sicurezza, affidate a Sara Romano e Gilberto Dialuce. Ancora, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti gestisce gli incentivi alla mobilità per gli autotrasportatori e il dicastero dell’Agricoltura quelli per i biocombustibili.

Il primo nodo che Cingolani dovrà sciogliere sarà dunque quello di definire i parametri interni e i raggi di azione del suo ministero, oltre alla filosofia che deciderà di seguire.

Redazione

 

 

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