Mila ha 16 anni e da gennaio 2020 vive isolata e nascosta perché minacciata dall’Islam. Il motivo? Ha ricevuto attacchi omofobi da alcuni islamisti e ha risposto con un video su Instagram in cui insultava l’Islam e Allah.
A febbraio ha dovuto lasciare il suo liceo di una cittadina vicino a Lione e ha proseguito gli studi nel pensionato di un liceo militare. A settembre i genitori hanno voluto iscriverla in una scuola pubblica, ma nessun istituto ha voluto ammetterla. Mila ha quindi ricominciato la scuola nel liceo militare, a condizione che non rivelasse a nessuno il nome della scuola.
In una conversazione su Whatsapp, però, il nome le è sfuggito e così anche lì è stata cacciata. Mila sarà costretta a terminare gli studi da casa.
“Vi siete sbarazzati di Mila al primo pretesto. Ma se neanche l’esercito può permetterle di proseguire gli studi, che cosa possiamo fare noi genitori? Per noi è un film dell’orrore“, ha scritto il padre al preside del liceo in una lettera pubblicata da Le Point e ripresa dal Corriere della Sera.
Oggi Mila riceve migliaia di minacce di morte, di torture e di stupro, già 30mila a inizio luglio 2020 secondo il suo avvocato. Non le viene garantito il diritto all’educazione e, nonostante pochi giorni fa sia stato presentato il disegno di legge contro l’Islam radicale, lo Stato francese non la protegge.
