Dal 7% dell’export nazionale di farmaci a quasi un quarto del totale. L’exploit di Firenze proietta il capoluogo toscano al vertice tra i distretti: spinta poderosa, in grado anche di muovere le statistiche del Paese. I dati dei primi sei mesi 2025 vedono infatti le vendite estere farmaceutiche della provincia balzare a 8,4 miliardi di euro, più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2024. (Sole 24 Ore)
Percorso avviato nel corso del 2024, con l’export trimestrale salito tra ottobre e dicembre a 2,8 miliardi, più del doppio rispetto alla performance dei primi tre mesi dell’anno. Scatto in avanti che ha proiettato in avanti Firenze nella classifica dei distretti del farmaco. Al quinto posto nel 2022 e 2023, Firenze si era già portata in seconda posizione lo scorso anno, alle spalle della sola Latina, per poi primeggiare ampiamente ora, con un valore di export del primo semestre che già supera la performance dell’area dell’intero 2024.
Decisivo è stato da parte del colosso Usa Eli Lilly l’avvio a Sesto Fiorentino della produzione di Tirzepatide, molecola utilizzata in due declinazioni diverse di brand che nei numeri globali del gruppo farmaceutico rappresenta il traino principale del business, lievitato nel secondo trimestre 2025 del 38% a 15,5 miliardi di dollari. La versione anti-diabete Mounjaro ne sviluppa in questo periodo ben 5,2 (quasi il doppio rispetto ai valori dello stesso periodo 2024), e altri 3,4 miliardi (il triplo a un anno di distanza) sono derivanti dalla sua versione anti-obesità Zepbound, farmaci che superano anche i 500 dollari la confezione, sufficiente per un mese di trattamento.
La capacità produttiva di Sesto Fiorentino, 1540 addetti, lievitati del 35% in cinque anni, è stata ampliata di recente proprio per realizzare questo farmaco e il piano di investimenti annunciato due anni fa, 750 milioni di euro, è legato anche a questo sviluppo, attraverso il varo di nuove linee produttive.«Investimenti che verranno interamente finalizzati entro la fine dell’anno – spiega il Presidente e Ad di Lilly Italia hub Elias Khalil – anche perché si tratta di una crescita non certo estemporanea, tenendo conto di una domanda globale per questi prodotti che è vista triplicare nei prossimi anni».
Dati puntuali sui pezzi prodotti l’azienda non ne fornisce ma tenendo conto del prezzo unitario sul mercato, centinaia di dollari per singola confezione, è ragionevole supporre che derivi in particolare da qui lo scatto in avanti dell’export locale. Il trend trimestrale delle vendite estere provinciali si muove infatti in parallelo con l’ampliamento di Sesto Fiorentino: 774 milioni all’inizio del 2023, passati a 1,3 miliardi nei primi mesi dell’anno successivo. Che nel quarto trimestre vede i valori lievitare a 2,8 miliardi, per poi salire ancora nei primi sei mesi del 2025. Export che da Firenze si dirige soprattutto verso Stati Uniti, Francia e Spagna, tre paesi che da soli assorbono oltre cinque miliardi di export nei primi sei mesi dell’anno.