Economia

Consumi, agosto chiude con un debole +1% nonostante le vacanze

Nonostante l’attesa, agosto, il mese delle vacanze per eccellenza, non risolleva la debolezza dei consumi, fermi a un +1% a valore sullo stesso mese 2024. La morsa della crisi non allenta le maglie e i consumatori si mostrano frenati e non si lasciano andare. A rilevarlo l’Osservatorio consumi Confimprese-Jakala che raffronta anche gennaio-agosto 2025 rispetto allo stesso periodo 2024: i dati mostrano una flessione dello 0,4%, in leggera risalita rispetto al -1,9% del primo semestre, ma pur sempre in campo negativo. (La Repubblica)

Nei settori merceologici agosto riflette quanto riportato per il totale mercato: abbigliamento-accessori è a +1,5%, la ristorazione a +1,4%. In parità altro retail (casa-arredo, elettronica, telefonia, libri, cura persona e fitness), a conferma di un settore che non riesce a recuperare dopo il boom del post-Covid. Nei canali di vendita si segnala il discreto andamento dei centri commerciali che chiudono il mese a +2,5%. Le high street si fermano poco sopra la parità a +0,5%, la prossimità a +1,6%.

Nelle regioni si distinguono l’Abruzzo con un +4,6%, in negativo invece si segnala la performance del Molise, la peggiore a -2,5%. La variazione media percentuale si ferma all’1%. Fronte province, Chieti svetta con il +6,2%, sull’altro versante c’è invece Perugia con il -5%.

“Alla chiusura dei primi otto mesi 2025 – riflette Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – il trend appare ormai abbastanza consolidato. Nonostante l’inflazione sia sotto controllo, i consumatori mostrano un atteggiamento cauto, improntato al risparmio sui beni voluttuari e alla prudenza negli acquisti di prima necessità. Cosa che frena i consumi e la possibilità di crescita economica”.

Redazione

 

 

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